Anno tra i più difficili per la nostra Società (e per il Polesine). Furono tenute ben 5 assemblee, dimissioni del vecchio consiglio. (31/7) Consiglio provvisorio di reggenza; altro sfratto dai locali, il Basket retrocesso (mancanza di fondi per il sostentamento della squadra, i soliti mugugnatoli si schierarono contro la pallacanestro per spesa eccessiva del Chewing gum: erano poi 70.000 lire, non esisteva altra sovvenzione). La ricostruzione del molo osteggiata da parecchi; lavori nella sala da ballo non condivisi; spesa per lo spostamento del muro di confine col Ronzone, ed infine la costruzione di un nuovo campo tennis.
Unica nota positiva le nuove canoe e l’agonismo dei più giovani per il diporto e le gare sul fiume.
Casale-Venezia: capovoga signor Umberto Jori.
Una Chivasso-Casale tutta giovanile, tante canoe pochi gondolini. Anche alla festa del Po qualche borbottìo, ma infine la giornata si chiuse in bellezza: corsa nei sacchi, gare di canoa, fuochi artificiali, bocce, una bella gara di nuoto tra le varie società provinciali (la Canottieri fu medaglia d’argento).
Nel Basket le cose non andavano meglio, eravamo in serie B, i dirigenti Spinoglio, Schierano, Mandrino, Rossi, Daghino sostenevano la nostra formazione composta da: Gorla, Brovero, Santolli, Nasatti, Garis, Ceretti, Fioravanti, Siccardi, Morano, Miglietta, Pagliano, Mazzucco, Prigione, Raviolo; allenatori Gorla e Garis.