Le bocce
15 gennaio, venne costituito il consiglio della sezione ENAL Canottieri. Presidente il sig. Attilio Leporati, vice presidente sig. Vincenzo Capra, consiglieri signori Renato Menighetti e Mario Oddone.
A rappresentare la Cano presso il Comitato Regionale fu eletta una commissione nei signori: G. Schierano, E. Morano, T. Bruschi.
In aprile, dopo attese, ripensamenti, discussioni, il CONI dava il benestare circa le nostre proposte (acquisto da parte nostra, cessione degli impianti, usufrutto per un periodo di anni).
Tornava la pace ed in una pacata assemblea, il presidentissimo tranquillizzava gli animi di tutti, assicurando che la società «poteva guardare al futuro con maggior tranquillità».
Ai primi di giugno fu siglato il contratto. Il bar passava in gestione. 14 giugno, 1° torneo femminile e torneo notturno di Basket.
Una San Pietro euforica; tante barche sul Po. La notte, illuminata da una miriade di lumini rossi, moriva con le ultime note di un valzer lento.
Chivasso-Casale senz’acqua, ad imitazione di certi battellieri, i nostri trascinarono le loro imbarcazioni per lunghi tratti, strusciando su infami ghiaieti, gonfiatoli di piedi; meglio le canoe. Era nata la premessa, per gli anni successivi: sempre in canoa.
In luglio confronto bocciofilo Italia-Francia: 4 partite furono giocate anche nel nostro campo, ma fu la Virtus ed altre società meglio attrezzate per questo sport, a riceverne i campioni. Nuovo delegato allo sport il signor F. Delrosso.
Vibrata protesta dei ronzonesi e nostra, per lo scarico dei rifiuti solidi a monte della società, uniti al liquami della fogna, appestatrice dell’aria, inoltre qualcuno di tanto in tanto, ne incendiava dei resti, mandando verso la sede puzza e fumo.
Un dicembre freddo, allietato dai caldi auguri del presidente.